Messaggio di don Luciano e don Stefano IV Domenica

IV Domenica di Quaresima Gv 9,1-41


Carissima/o,
desidero anche in questa domenica sentimi vicino a voi, nel pensiero e con il cuore: continua questo tempo di sofferenza, di prova, di buio, di paura anche, che esprime la nostra debolezza e il nostro limite, ma non dobbiamo perdere la fiducia di vedere di nuovo la luce, la gioia, la fraternità e solidarietà di questa circostanza può aiutarci a capire, a vivere di più, cominciando dalla famiglia, da chi è più solo o provato dalla sofferenza e dal lutto.



Per la terza volta non celebreremo la Santa Messa nella chiesa con la vostra presenza fisica, ma don Stefano ed io assicuriamo che le vostre persone e i vostri volti sono davanti ai nostri occhi e ci sentiamo uniti nella preghiera eucaristica.


Il Vangelo della IV domenica è il brano del cieco nato guarito da Gesù. La situazione di questo uomo provoca nei discepoli una domanda: “Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché nascesse cieco?”. Questa domanda dei discepoli parla a tutti noi in questa Quaresima in quarantena. Tutti, poco o tanto, siamo tentati di guardare le disgrazie come se fossero punizioni di Dio, o disinteresse di Dio per l’uomo. È una concezione totalmente errata, triste e offensiva del Signore; quasi che egli stia spiando le nostre debolezze per colpirci. Gesù si scaglia con forza contro tale concezione: “Né lui ha peccato, né i suoi genitori”.

Il Signore non solo non infligge il male ai suoi figli, su questo è categorico, ma neppure è indifferente ai drammi, alle sofferenze e alle malattie che colpiscono gli uomini.

Dio viene in nostro soccorso, non ci abbandona mai, ci è vicino, ci conforta, fa sentire la sua presenza nel nostro cuore. In quella mano che tocca gli occhi del cieco si compie il mistero dell’amore di Dio.

Nell’incontro di Gesù con l’uomo guarito dalla cecità (fine del brano del Vangelo), se prima aveva aperto gli occhi del corpo, ora gli apre quelli del cuore. Tutti ne abbiamo bisogno per purificarci dalle nostre chiusure e rafforzare il dono della fede e anche noi dire: “Io credo, Signore” (v. 38).

Gesù è luce per ognuno di noi.


Sono riconoscente e mi associo alle iniziative dei catechisti delle elementari, degli educatori e animatori delle medie e superiori che con modalità diverse sono vicini alle famiglie, ai ragazzi con il saluto, l’affetto e l’invito a brevi momenti di preghiera, di lettura del Vangelo, per chiedere forza e aiuto al Signore e alla B.V. di San Luca per noi e per chi è più provato. Ci mancate con la vostra giovialità, il sorriso, l’amicizia, anche il chiasso degli incontri settimanali.

Partecipiamo all’Eucaristia seguendola in un programma della TV. La celebrazione presieduta dal nostro Vescovo Matteo Zuppi viene trasmessa alle ore 10.00 su RAI 3.
Ancora il Vescovo ci invita a ritrovarci in famiglia alle ore 19.00 per la recita del Rosario.

+ Il Signore benedica e protegga tutti voi e tutte le famiglie della Parrocchia e ravvivi la fede, la speranza e la carità. La fede espressa dal cieco guarito “Signore, credo” sia la forza, la speranza e la pace che ci sostiene in questa settimana.


Don Luciano e Don Stefano