Carissimi Corticellesi,
la mia partenza dalla vostra bella comunità è stata molto rapida ma, per quanto mi riguarda, per nulla indolore.
Il vicario generale mi ha telefonato la sera del 15 settembre, verso le 22, e dopo due settimane ho cominciato il mio servizio pastorale a Molinella!
I motivi del trasferimento mi sono stati da subito chiari: ero rimasto officiante ormai dieci anni e occorreva adesso sostenere la zona di Molinella dove c’era un solo prete per tre comunità che, fino a poco tempo fa, avevano due parroci e un cappellano. In città la distanza tra le chiese è tutto sommato esigua mentre in provincia le lontananze sono effettivamente considerevoli.
Lasciando San Savino, esco molto arricchito dall’amicizia di don Luciano e dall’affetto sincero, senza tante parole ma intenso, di tante persone. La mia presenza è stata spesso discontinua e limitata ad appena qualche ora la settimana, eppure la celebrazione della Messa di settimana in settimana mi ha legato a voi molto profondamente.
La condivisione dell’ascolto della Parola e la comune partecipazione all’Eucaristia mi ha fatto trovare veri fratelli e molte sorelle. Ora siamo più distanti del solito ma continuo a
sentirmi “tessuto” assieme a voi.
Due passi biblici a cui spesso penso sono la conclusione del libro dell’Esodo e la narrazione del ministero del diacono Filippo negli Atti degli Apostoli.
Lì leggo che Israele si metteva in marcia quando la Nube di Dio si alzava e che piantava le tende quando la Nube si fermava. Filippo, in rappresentanza dei discepoli di ogni tempo, è poi accompagnato a un incontro e quindi rapito per essere condotto altrove dallo Spirito del Signore.
Personalmente cerco di essere attento ai cenni dello Spirito, per adeguarmi a quella che mi sembra essere la volontà di Dio, desiderando servire il popolo santo di Dio dove mi è domandato.
Pochi giorni dopo il mio arrivo a Molinella l’Arcivescovo mi ha infine affidato Villa San Giacomo (alla Ponticella), dove vive una comunità di circa trenta studenti universitari italiani e stranieri.
Dall’11 ottobre abito dunque lì, continuo a insegnare, cerco di sostenere la crescita intellettuale, umana e spirituale dei ragazzi, il sabato pomeriggio e la domenica mattina vado a Molinella, col desiderio che il Nome di Dio sia benedetto da un numero crescente di amici.
Con grande affetto,
don Marco Settembrini.
Buon cammino, don Marco !
Il Signore nel tempo ci ha fatto dono di diversi compagni di strada, persone chiamate a prestare un servizio presso la nostra Comunità che diventano anche presenze significative con cui condividere un tratto della nostra vita comunitaria e personale.
In questi ultimi anni abbiamo avuto la gioia di conoscere don Marco che, oltre a celebrare per noi la S. Messa domenicale, da esperto biblista, non ha perso occasione per introdurci alla sapienza biblica.
Ha saputo coltivare in noi lo stupore per la ricchezza delle storie narrate nelle Scritture, ci ha fatto innamorare della Parola di Dio e ha saputo condurci a scoprire con rinnovata meraviglia in ogni pagina della Bibbia il volto misericordioso del Padre e quello umano e divino del suo Figlio Gesù.
Grazie don Marco per averci offerto con generosità il tuo sorriso disarmante, il tuo ascolto accogliente e paziente e la tua amicizia senza condizioni.
Anche se ci mancherai, siamo contenti che altre comunità possano ricevere il dono della tua presenza e i frutti del tuo ministero che sa narrare con efficacia l’unica Buona Notizia per la vita di tutti gli uomini.
E oggi che di buone notizie ne girano davvero poche … non potevamo trattenerti!
Buon cammino per le strade del mondo!
La Comunità