II Domenica di Quaresima
Carissima/o,
desidero manifestarvi la mia vicinanza in questo tempo di sofferenza, di disagio, di prova che ha provocato il “Coronavirus”, affrontiamolo Innanzitutto con l’obbedienza alle norme sia civili che religiose che ci vengono chieste.
Riscoprirci fragili è l'invito del Mercoledì delle Ceneri.
Questo non significa cadere nello sconforto della sofferenza e della rassegnazione.
Come battezzati riscoprirci fragili significa riconoscerci figli, bisognosi dell’aiuto di Dio-Padre.
Siamo fragili, ma il Padre non ci abbandona e noi siamo chiamati a fidarci di Lui anche in questa situazione.
Per altre tre domeniche almeno non ci troveremo per la Celebrazione eucaristica; io e don Stefano celebrando l’Eucaristia da soli e guardando le sedie vuote, le porte chiuse, vi sentiamo ancora più vicini.
È un’esperienza di vicinanza, di affetto che sentiamo in modo forte e lo esprimiamo nella preghiera: il ricordo è per i malati, gli anziani, i ragazzi, gli adolescenti, i giovani, le famiglie, gli adulti, i tanti collaboratori, chi fatica nella fede.
Ci possono aiutare a vivere il giorno del Signore “i tre Pani”, simbolo delle Case della Carità.
- - Il Pane Eucaristico: sostituiamo la mancanza forzata della messa seguendone una trasmessa dalle reti TV e facciamo la “Comunione spirituale”, sì perché è nel cuore che accogliamo Gesù.
- - Il Pane della Carità: viviamo l’amore vero, la solidarietà cominciando dalla famiglia: genitori e figli, con pazienza, dialogo, rispetto, disponibilità, aspetto, servizio, ognuno può fare la sua parte e guardiamo anche oltre se possiamo per chi è solo, bisognoso (una telefonata un messaggino...).
- - Il Pane della Parola: ogni giorno possiamo leggere avendo più tempo qualche breve brano del Vangelo.
Il Vangelo di questa domenica è il brano della Samaritana. “Sete di Dio per l’uomo”, “Sete dell’uomo per Dio”.
Si, è Gesù Cristo la risposta alla nostra fede, alle nostre speranze, alle nostre fragilità e dice ad ognuno di noi con le parole del Vangelo “Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre”.
Il cammino di Quaresima è la risposta della nostra coscienza illuminata dallo Spirito come vero e unico tempio dove desiderare e adorare il Signore.
Dice Gesù alla Samaritana: “Se tu conoscessi il dono di Dio e colui che ti dice: dammi da bere!”. Come la Samaritana anche noi non conosciamo fino in fondo il dono di Dio; a volte pensiamo che l’incontro con il Signore venga al termine di un’enorme fatica, un guadagno da ottenere dopo aver ottenuto dei meriti. L’acqua di cui abbiamo sete è Dio stesso che si dona prima di ogni cosa nel suo amore.
Preghiamo il Signore perché ci aiuti a mantenere sempre il desiderio, la sete di Lui che arriva ad offrire tutto se stesso nella Pasqua.
Recitiamo il Rosario come Novena alla Beata Vergine di San Luca, ogni giorno alle ore 19.00, in comunione con la Chiesa di Bologna e il suo Vescovo Matteo.
Gesù non ci lascia soli, non smette mai di esserci vicino.
+ Il Signore benedica e protegga voi, i vostri cari, gli amici. Nel Signore abbiamo forza, gioia e pace.
Beata Vergine di San Luca prega per noi. Ave Maria...
Don Luciano e Don Stefano